sexta-feira, 26 de junho de 2015

terça-feira, 23 de junho de 2015

TEX WILLER BLOG - O ALFABETO DO VELHO OESTE - BY WILSON VIEIRA



LEIA TODOS OS VERBETES EM PORTUGUÊS, DE A a Z ESCRITOS POR WILSON VIEIRA, CLICANDO NA IMAGEM ACIMA



  1. O irrepreensível e gigantesco trabalho de Wilson Vieira entregando, praticamente, um grande livro com verbetes explicando e referenciando todos os termos relacionados ao velho oeste, no ALFABETO DO VELHO OESTE, uma das seções do Tex Willer Blog. Foi um trabalho de cerca de dois anos, postando, a cada atualização, letra a letra, os verbetes. Merecia virar livro.

  2. Fábio Luis Rockenbach, jornalista, especialista em cinema e professor na Faculdade de Artes e Comunicação da UPF-RS. Trabalhou em jornal impresso como editor de cultura e crítico de cinema e foi editor do extinto site de crítica colaborativa Cinefilia.net. Coordena o Núcleo de Estudos em Cinema na UPF e se dedica ao estudo da análise fílmica, interpretação e teoria do cinema.

Caros Leitores – Geograficamente falando, como sabem o território dos Estados Unidos da América pode ser dividido em três zonas:
1- O Leste, ou seja, a faixa costeira Atlântica delimitada a ocidente pelas cadeias montanhosas de Allegheny e Apalaches.
2- O Oeste, ou seja, o planalto central ocupado inteiramente pela bacia hidrográfica do Mississipi-Missouri e caracterizado, principalmente em sua parte ocidental, pela imensa vastidão de planícies.

3- E o Far West, ou seja, a região que compreende as Montanhas Rochosas e suas vertentes ocidentais que deslizam para o Oceano Pacífico. Tais configurações geográficas são importantes, para compreendermos bem o desenvolvimento histórico da colonização da América do Norte; a faixa costeira Atlântica foi logicamente a primeira a ser dominada pelos Europeus e por ela surgiram os primeiros vilarejos e as primeiras cidades (1600 e 1700), depois, (início de 1800), o grande planalto central foi, não só atravessado, como colonizado, enquanto que os pioneiros erroneamente o consideraram inapto para a cultivação e preferiram seguir para o Far West, ou seja, o Oregon e a Califórnia. Na segunda metade do século, finalmente também foi retomado o imenso planalto, deixado por tanto tempo antes aos índios e bisontes, transformando-se em objectivo de emigrantes, que lá se estabeleceram e colonizaram. Isso deverá ser recordado, para estabelecer dois conceitos, geralmente confusos. 1- Aquele de “fronteira”. 2- Aquele de “conquista” do West. De facto, desde que núcleos de colonizadores ingleses estabeleceram-se na Virgínia em 1620, a vida dura de fronteira, foi para os predecessores brancos uma realidade quotidiana, com todos os percalços e perigos que ela representava; principalmente a hostilidade natural dos índios nativos diante dos cruéis invasores. Ao contrário, com a expressão “conquista” do West, entende-se somente aquele movimento de massa humana, que teve início nos primeiros anos de 1800 e avançou além das fronteiras, pelas cadeias de montanhas, até o vale do Mississipi e depois, foi até à costa do Pacífico; nesse sentido a “conquista” do West não é mais que, o último período da história da fronteira americana. Sendo assim, para esmiuçar o passado americano, que tanto nos fascina, apresento com imensa satisfação  O ALFABETO DO VELHO OESTE – propondo esse database western básico, narrado a verbetes, em ordem alfabética, os pormenores sobre tal época. Projecto online penso, pioneiro tanto em Portugal, quanto no Brasil, estimulado a publicá-lo, através do amigo entusiasta José Carlos Francisco (Zeca), o qual me ofereceu generosamente o espaço, neste já renomado Blogue e aceitei. Será um trabalho longo e árduo admito, porém prazeroso, onde a cada letra específica, o amigo leitor encontrará uma variedade de descrições relativas a ela, num período onde homens, mulheres, animais, geografia e clima, entrelaçavam-se na batalha árdua do quotidiano em busca da sonhada sobrevivência - o Velho Oeste

DIME WEB - LA STORIA DEL WEST - BY WILSON VIEIRA


LEIA TODOS OS ENSAIOS EM ITALIANO, ESCRITOS POR WILSON VIEIRA, CLICANDO NA IMAGEM ACIMA 



Con questo intervento sulla letteratura gotica e sul fumetto horror inizia la collaborazione del grande autore brasiliano WILSON VIEIRA a DIME WEB scrive dei saggi mensili: LA STORIA DEL WEST 
Le immagini di corredo sono tutte tratte da storie sceneggiate da Wilson.

WILSON VIEIRA, nato nel 1949, dopo gli studi d'arte sostenuti a Firenze nei primi anni '70, Wilson Vieira ha lavorato per lungo tempo in Italia come disegnatore di fumetti. Dal 1973 al 1980 ha fatto parte dello Staff di If di Gianni Bono a Genova e, in tale veste, ha collaborato alla collana bonelliana "Il Piccolo Ranger" (che proprio Bono, dal febbraio 2012, sta ristampando). Lavori di Wilson sono apparsi anche su "Diabolik" dell'Astorina e - su sceneggiatura di Franco Fossati - ha disegnato nel 1981 Octopus sfida l'Uomo Ragno (per la Mondadori Libri TV). Attualmente, fra i suoi mille progetti, sta portando avanti la serie a fumetti Cangaceiros – Uomini di Cuoio. 
Impossibile però riassumere in poche righe la straordinaria carriera di Wilson... Potete trovare interviste a Vieira, sue biografie e novità sui suoi lavori un po' dovunque sul web. Vi consigliamo di iniziare la ricerca leggendo tre post, apparsi rispettivamente su PQEditor, su Comicsblog e su UCM Comics; milioni di spunti anche sui blog personali Il blog di Wilson Vieira BRAWVHQS e Wilson Vieira HQ scritto in portoghese; abbiamo infine aggiornato la nostra pagina Chi diavolo siamo con una breve bio di Wilson! (s.c. & f.m.)



GIOVEDÌ 10 OTTOBRE 2013


IL FONDATORE DI ROMA. WILLIAM FREDERICK CODY: BUFFALO BILL! LA STORIA DEL WEST by WILSON VIEIRA. I PARTE

di Wilson Vieira

Continua, con questa biografia di Buffalo Bill, la collaborazione di Wilson Vieira (per i pochi che ancora non lo sapessero, fra le mille cose, Wilson è stato anche disegnatore del Piccolo Ranger) a Dime Web. L'articolo in questione - in una forma leggermente diversa - in Rete era già apparso (in portoghese) sul sito Tex Willer Blog e (in italiano) sul blog di Wilson e su Spaghetti Western. Su Dime Web non è la prima volta che parliamo di West anche al di fuori dei confini strettamente fumettistici; prova ne sia la nostra cronologia ragionata della Collana I Protagonisti di Rino Albertarelli. (s.c. & f.m.)


Buffalo Bill ritratto alla fine del XIX secolo

Nato il 26 febbraio 1846 nella fattoria del padre nello Iowa, quarto di otto fratelli, William Frederick Cody aveva diciotto anni quando si arruolò nell'esercito Nordista come conducente di carri.
La leggenda americana di Buffalo Bill è alimentata da tre fonti principali: dall'uomo, dal Wild West Show e dalle innumerevoli storie pubblicate. Da ragazzo fu per poco tempo corriere nel Pony Express: fu il più famoso - senza dubbio. Poi fu soldato. Dopo la Guerra Civile, quale cacciatore di bisonti, rifornì le cucine della ferrovia del Pacifico nel Kansas, e infine partecipò come scout (esploratore, guida, cercatore di piste) dell'esercito degli USA, alle battaglie contro i Cheyennes e i Sioux.
Il famoso scout si sposò a vent'anni; con un marito così inquieto e spesso assente per mesi, Laura - con le figlie Arta e Ora - ebbe fino all'ultimo una vita difficile. Tra l'altro Buffalo Bill non disprezzava le avventure sentimentali. A ventidue annivtentò alcune grosse speculazioni terriere che si concluderanno disastrosamente. Fondò una città che chiamò Roma, nel Kansas, che da principio si popolò rapidamente. Ma un suo rivale creò una città poco lontano - Hays City - essendo un miglior politicante di Cody, riuscì a ottenere che il tracciato della ferrovia Kansas-Pacific passasse più vicino a Hays City che a Roma. In breve, l' unica famiglia che rimase a Roma fu quella di Buffalo Bill. 



Il Buffalo Bill di Pini Segna (1951)



Tex e Buffalo Bill visti da Claudio Villa nel 2008 (Collezione Storica a Colori n. 39).




Nel 1872 Buffalo Bill organizzò una caccia al bisonte per conto del granduca Alessio, fratello dello zar Alessandro III di Russia, in viaggio d'istruzione negli Stati Uniti. Il granduca non era un gran tiratore, ma si narra che Buffalo Bill, sparando all'unisono alle sue spalle, fosse riuscito a dargli l'impressione di aver ucciso un buon numero di bisonti. Entusiasta, il granduca lo colmò di regali, tra i quali una splendida pelliccia. Cody aveva già il titolo di colonnello conferitogli ad honorem dalla Guardia Nazionale del Nebraska. Per illustrare un'abitudine che non era esclusivamente degli indiani, riportiamo le parole di Buffalo Bill quando descrisse uno scontro con i pellerossa nell'Arkansas, presso Fort Larned. Posti in fuga i nemici con l'aiuto dei suoi uomini Buffalo Bill concluse: Scotennammo i due che avevamo ucciso e tornammo al forte.

 
Annie Oakley al Wild West Show di Buffalo Bill



Le biografie e le autobiografie di Buffalo Bill non si contano. È noto che dettando le sue avventure egli spesso le esagerò o addirittura le inventò. Una delle sue imprese sicuramente autentica è quella che lo vede quattordicenne tra i cavalieri del glorioso Pony Express. Gli abitanti delle zone più remote chiedevano di ricevere la posta più rapidamente. Con le normali diligenze una lettera impiegava 21 giorni da San Francisco a New York. Per 125 dollari al mese i più quotati cavalieri del West riuscivano a consegnarla in metà tempo. L'intero percorso del Pony Express lo compie qualche anno più tardi. Essendo stato ucciso dagli indiani il cavaliere che doveva dargli il cambio, egli percorre senza fermarsi 450 chilometri cambiando ventun cavalli. È un primato che rimane imbattuto. Nel 1872 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti del Nebraska e nel 1883 fondò il suo famoso Wild West Show, nel quale esibiva indiani, cowboy e tiratori scelti del Selvaggio West. Dopo la sua morte, avvenuta a Denver nel Colorado, furono scritte molte centinaia di biografie eroiche che si contraddicevano fra di loro. Come eroe della leggenda del West, Cody ha infatti le carte in regola: egli non solo la visse personalmente, ma forse più di tutti contribuì alla sua formazione e alla sua diffusione nel mondo. Meglio di ogni altro westerner (uomo del West), Buffalo Bill conobbe la turbolenta e avventurosa vita della frontiera fra il 1860 e il 1880: durante questi venti anni egli ebbe modo di partecipare al conflitto fra Nord e Sud, di assistere all'uccisione di suo padre, di servire nel corpo dei postini a cavallo, di far la guida dell'esercito nelle guerre contro i pellerossa (è rimasto famoso il suo duello all'arma bianca con il capo indiano Mano Gialla, pochi giorni dopo la battaglia di Little Big Horn), di essere più volte assalito dai banditi e dagli indiani.


Poster d'epoca del Wild West Show (1912).


William Cody aveva meritato il suo soprannome partecipando al più grande massacro di animali della storia: la caccia ai bisonti fra il 1860 e il 1880. Assunto come cacciatore professionista dalla compagnia ferroviaria Kansas Pacific con l' incarico di procurare la carne agli operai che preparavano le massicciate e posavano le rotaie, in pochi mesi uccise ben 4000 bisonti. Nel 1870, quando aveva apenna ventiquattro anni, Buffalo Bill era già un eroe leggendario, tanto che il popolare scrittore Ned Buntline ne fece il protagonista di un suo romanzo, Il Re della Frontiera, che venne venduto a milioni di copie. Negli anni della sua maturità, quando ormai il West era già stato "civilizzato", William Cody pensò di sfruttare la sua fama organizando un grande circo, il Wild West Show, con il quale - insieme all'infallibile carabina Lucrezia Borgia e all'inseparabile cavallo Brigham - girò il mondo (andò anche a Genova), ottenendo grande successo e favolosi guadagni. Quando Buffalo Bill iniziò la sua carriera teatrale, acquistò la dilligenza Deadwood, sopravvissuta a mille avventure, e la trasformò in uno del personaggi del suo circo. Inutile dire che gli spettacoli del circo si basavano soprattutto su scene di attacchi alla diligenza, di combattimenti con gli indiani (lo stesso capo Toro Seduto fu per qualche mese un'attrazione del circo) su esercizi di tiro con la pistola e con la carabina. Anche l'imbattibile tiratrice Annie Oakley fece tappa in tutte le principali città del mondo, riscuotendo entusiastiche accoglienze ovunque.








La sua carriera di attore iniziò nel '72: recitò a Chicago in un dramma di avventure del West scritto appositamente per lui. La prima sera, dopo poche battute, non riuscì più a pronunciare una parola e il pubblico cominciò a fischiare. Fortunatamente l'impresario ebbe l'idea di scatenargli contro gli indiani dellatroupeIn pochi minuti - racconterà poi - Bill li fece fuori tutti tra le grida del pubblico entusiasta.
Ben presto, però, la buona stella di Buffalo Bill tramontò ed egli dovette vendere il circo e accettare un impiego. Negli ultimi anni di vita l' eroe americano che aveva guadagnato e perso milioni di dollari divenne un relitto che cercava di scordare il passato con l'alcool... 
Morì il 10 gennaio 1917.


La tomba di Buffalo Bill a Golden (Denver) in Colorado.


Wilson Vieira 

P.S. Trovate i link alle altre parti della Storia del West di Wilson Vieira nella pagina delle Cronologie!

segunda-feira, 22 de junho de 2015

DIABOLIK ENTREVISTA: WILSON VIEIRA









Entrevista com Wilson Vieira: Único desenhista brasileiro a ilustrar Diabolik, personagem com mais de 50 anos de vida editorial.




              Wilson Vieira foi o único brasileiro a trabalhar com O Rei do Terror, ilustrando dois episódios. O primeiro episódio foi publicado em outubro de 1976, era corrente o ano XV da publicação de Diabolik, número 22 daquele ano. O segundo foi publicado no número 3 do ano XVI, nas duas publicações seus desenhos foram arte-finalizados por Brenno Fiumali e Franco Paludetti. Abaixo podemos ver as capas das edições desenhadas e a entrevista concedida por Wilson Vieira.
1 – Primeiramente agradeço em nome do Blog por nos conceder esta entrevista. Wilson, para iniciar nos conte sobre você, onde nasceu, quando começou a ter interesse e quando começou a trabalhar com quadrinhos?
R= Sou eu quem agradeço, caro Eduardo, a você e ao Blog mencionado, por esta entrevista. Bem, nasci em 1949 aqui mesmo em São Paulo (Capital) e desde minha adolescência sempre gostei do que chamavam na época de gibis, lia sempre: O Cavaleiro Negro, O Cavaleiro Fantasma e outros. Porém nunca pensei que fosse me tornar justamente um Desenhista/Ilustrador de HQs.
2 – Quais os autores que mais o impressionaram e lhe serviram de inspiração?
R=Bem no início eram os autores desses personagens, depois com o passar do tempo, fiquei impressionado com inúmeros desenhistas tais como Joe Kubert, Victor de la Fuente, Sergio Toppi, Dino Battaglia e muitos outros por este mundo afora. Mas o Mestre realmente que me inspirou para desenhar e Ilustrar foi Michelangelo ou Miguel Ângelo se preferir; o grande pintor, escultor, arquiteto e poeta Italiano.
3 – Quais suas experiência profissionais ao longo de sua carreira?
R= Bem, vamos lá: Na Itália de 1973 a 1980 exerci a função de desenhista e ilustrador, para editoras europeias. No Brasil de 1980 até hoje exerço a função de roteirista, ensaísta, escritor, historiador e tradutor.
4 – Como começou a ligação com a Itália e seu trabalho com o estúdio Staff di If?
R= Inicialmente fui para a Itália, somente para terminar meus estudos, acabei conhecendo felizmente o editor e responsável pelo estúdio Staff di IF, o meu também amigo Gianni Bono. Lá ele acreditou em meus traços e passei de simples amador para um profissional da arte desenhada italiana, nos sete anos que lá estive, como um de seus colaboradores.
5 – E com a Bonelli?
R= Já como profissional o Gianni solicitou-me duas pranchas de prova para o personagem Il Piccolo Ranger (O Pequeno Ranger), que foram aprovadas e acabei desenhando três episódios, para o personagem que na época era um dos líderes de venda ao lado do Tex. Fui o único desenhista brasileiro a desenhar o personagem citado.
6 – Qual o motivo de abandonar os desenhos e se dedicar aos roteiros?
R= Voltei para o Brasil em 1980, após ter colaborado com a Bonelli Editore e comecei interessar-me mais pelas vidas dos personagens, pesquisando a fundo suas histórias pessoais daí para passar dos desenhos para os roteiros foi bem rápido e sem traumas (risos). Claro que também influiu a falta de tempo para exercer as duas funções.
7 – Como foi sua experiência com Diabolik, o que achou da mesma?
R= Sensacional. Realmente gostei muito pois Diabolik é um personagem único, cujos roteiros foram enviados pelas irmãs Giussani, com as quais aprendi muito na feitura de meus próprios roteiros, pois elas eram altamente detalhistas e exigentes, o que sou também e sempre dialogando com os desenhistas em plena simbiose artística. E por serem assim exigentes, foi realmente um trabalho árduo, mas altamente compensador em termos autorais, sem contar com os ótimos arte-finalistas italianos, para a realização vencedora dos episódios. Desenhei dois números completos e sou até hoje o único desenhista brasileiro a ter esse privilégio, ilustrando esse personagem ícone dos “fumetti” (Quadrinhos) Italianos.
Caricatura de Wilson por Fred Macêdo.











Nel 1973, durante "Le 3 Giornate del Fumetto di Genova", da noi organizzate, 
grazie a un referendum popolare Angela e Luciana Giussani sono le prime donne del fumetto a ricevere un dovuto riconoscimento. 
Wilson Vieira - Un Brasiliano per Diabolik
In quest’ambito si rafforza - grazie anche all’amicizia con Mario Gomboli - e si consolida nel tempo il rapporto tra If e Astorina, con soggetti, articoli, consulenza e un episodio di Diabolik (“Corsa ai gioielli” n. 3, 1977) disegnato da due autori dello Staff di If: Carlo Leone e Wilson Vieira, apprezzato autore brasiliano, all’epoca ai suoi esordi. 

Il post di oggi è dedicato a un nostro partner storico:
Nel 1973, durante "Le 3 Giornate del Fumetto di Genova", da noi organizzate, grazie a un referendum popolare Angela e Luciana Giussani sono le prime donne del fumetto a ricevere un dovuto riconoscimento.
In quest’ambito si rafforza - grazie anche all’amicizia con Mario Gomboli - e si consolida nel tempo il rapporto tra If e Astorina, con soggetti, articoli, consulenza e un episodio di Diabolik (“Corsa ai gioielli” n. 3, 1977) disegnato da due autori dello Staff di If: Carlo Leone e Wilson Vieira, apprezzato autore brasiliano, all’epoca ai suoi esordi.
Tra le varie iniziative collaterali che If e Astorina condividono “Nero su Nero” è quella di maggior impatto e tenuta editoriale con 100 numeri pubblicare per due anni ogni settimana. Si tratta di una selezione di storie a tema rapportate con la realtà di cronaca vera.
Dal fumetto alla figurina, If realizza per Astorina e per Panini il ricchissimo album “Diabolik, Il Re del Terrore” che nasce in occasione dei 55 anni dalla creazione del personaggio e che si propone con 276 figurine, special e una storia a fumetti.


8– Além dos quadrinhos, o que você acompanha?
R= Gosto de ler, assistir televisão (filmes de ação e terror) e pesquisar a fundo o que pretendo escrever.
9 – Quais seus projetos atuais?
R= Continuo escrevendo argumentos e roteiros, os quais, muitos deles já foram e são publicados aqui no Brasil, Argentina, França, Itália e Portugal; desenhados por ótimos desenhistas nacionais e italianos. Já escrevi para o site Tex Willer Blog, de Portugal, em verbetes, o Alfabeto do Velho Oeste e atualmente estou escrevendo ensaios para o site Italiano Dime Web, onde estou narrando a História do Oeste e estou aguardando também de um editor brasileiro a aprovação (já estão com ele, os três primeiros) de uma série de livros; 16 no total dessa saga.
10 – Como vê o futuro da Hq nacional? E a italiana?
R= Bem, a HQB o futuro será ainda a impressa e a digital; apesar do pouco espaço para tais publicações e com tantos ótimos roteiristas e desenhistas nacionais, infelizmente. A HQ Italiana está trilhando o mesmo caminho; só que lá existem centenas de editoras dispostas a suprir as solicitações dos leitores. Obrigado caro Eduardo e o espaço cedido do Blog, para esse gostoso, bate papo.

Entrevista realizada por Eduardo Baranowski.
OBRIGADO CARO AMIGO EDUARDO.








quinta-feira, 18 de junho de 2015

terça-feira, 16 de junho de 2015

REVISTA PROFESSOR RANTOLO 3 - QUADRINHOS ITALIANOS - VÁRIOS AUTORES - PROJETO ZUMBIS - BY WILSON VIEIRA E ANTONIO POLESE





EDIÇÃO PERISCOPIO - 120 PÁGINAS - PUBLICAÇÃO ITALIANA
QUADRINHOS DE TERROR - VÁRIOS AUTORES
HQ - PROJETO ZUMBIS (PROGETTO ZOMBIE) - ARGUMENTO E ROTEIRO WILSON VIEIRA - DESENHOS ANTONIO POLESE

FUMETTO - PROGETTO ZOMBIE - TESTO WILSON VIEIRA - DISEGNO ANTONIO POLESE - ANTOLOGIA HORROR - PROFESSOR RANTOLO VOLUME 3 - EDIZIONI PERISCOPIO - ITALIA

Descrizione

E’ passato un po’ di tempo dall’ultimo appuntamento con la mia raccolta di inediti cartacei, ma, abbiate fede, ne è valsa la pena! L’albo che state per leggere, infatti, contiene una selezione tra le più perfide storie horror che mi siano mai capitate tra le mani, crudeli ed efferate come non mai, ricche di colpi di scena che vi faranno come minimo perdere il sonno! Dieci fumetti originali partoriti dalle menti malate di altrettanti autori che sapranno farvi venire la “pelle d’oca” con le loro terrificanti trovate! Oltre centoventi pagine di sano Horror nostrano selezionato per voi dal Professor Rantolo in persona!

In questo volume:

POTERE E CONOSCENZA - testi di Andrea Borla - disegni di Pablo Gaspa

IL VIADOTTO - testi di Daniele d’Aquino, disegni Antonio Lucchi

PROGETTO ZOMBIE - testi di Wilson Vieira - disegni di Antonio Polese

CALDE SERE DI MAGGIO - testi di Fabrizio Fassio - disegni di Paolo Zandon

L’AGENTE IMMOBILIARE - testi di Andrea Borla - disegni di Enrico Zanoletti

TOY STORY - testi di Luca Barbieri - disegni di Augusto Venturi

NACHZEHRER - testi di Luca Barbieri - disegni di Onofrio Cirillo

PICOLA, TENERA... CREATURA! - testi di Fabrizio Fassio - disegni di Riccardo Gamba

IL SIGNOR ROSSI - testi di Luigi Brasili - disegni di Paolo Zandon

UN TERRIBILE RIMPIANTO - testi di G. Lupi - sceneggiatura di F. Fassio - diseg



quinta-feira, 11 de junho de 2015

LA BOUCHE DU MONDE - QUADRINHOS - FRANÇA - VÁRIOS AUTORES - COULROPHOBIA - BY WILSON VIEIRA E ALLAN GOLDMAN







LA BOUCHE DU MONDE #13 - VÁRIOS AUTORES NACIONAIS E INTERNACIONAIS - EDITOR - EDUARDO PINTO BARBIER
COULROPHOBIA - BY WILSON VIEIRA - ARGUMENTO E ROTEIRO - ALLAN GOLDMAN - DESENHOS

WILSON VIEIRA - Dessinateur et scénariste de BD, avec plus de 36 ans d’expérience, des quels  7 deux (1973/80), participant comme collaborant  du studio Staff di IF en Genova, Italie. Il a illustré aussi quelques épisodes de Il Picoolo Ranger pour la maison d’édition Sergio Bonelli , ainsi que Tarzan, Diabolik, et Spider – Man. Il est aussi auteur de la saga base sur le nordeste brésilien : Cangaceiros – Homens de Couro et de la série western (encore inédit) : Gringo , sans compte comme auteur des plusieurs scénarios avec aux dessins les plus grands dessinateurs brésiliens,  il a était publié en  Argentine, Brésil, France, Italie et Portugal. 
 Il a travaillé aussi comme traducteur de quelques épisodes du personnage italien Ken Parke, pour le Brésil.  Il a réalisé les adaptations, encore inédites, pour la BD des écrivains : E. A.  Poe (Cœur Révélateur,  La Barrique d'amontillado,    Le Masque de la Mort Rouge, La Chute de la maison Usher, Bérénice), A. Bierce (Ce qui se passa sur le pont de Owl Creek, La chose maudite, La Mort de Helpin Frayser), B. Stoker( La Maison du Juge)  Jonathan Harker (l'invité de Dracula), H. P. Lovecraft (Le jour de Nahum Wentworth), W. Irving (L'Aventure de l'étudiant allemand).Wilson Vieira a était cité dans: Guida al Fumetto Italiano (Italie), Dictionnaire des Héros et Auteurs de BD encyclopédique - volume 2 (France), Guida Bonelli - Tutte le edizioni  straniere (Italie). Actuellement, il écrit: L'Alphabet du vieux  West, pour le fameux blog portugais Tex Willer. Et écrire, écrire ...by Eduardo Pinto Barbier - La Bouche du Monde.